Un po' più di 40 anni fa era solo un piccolo seme depositato nella calda e luminosa Palermo, sorprendente scrigno di popoli e culture, da sempre generosa e accogliente con i forestieri, ma poco compresa dai suoi figli inquieti, spinti a cercare in paesi lontani la propria fortuna.

E' germogliato in una Milano da bere, un po' spaesato dai ritmi incalzanti cittadini e da palazzi addossati gli uni agli altri a nascondere l'orizzonte e le opportunità, e nutrendosi di estati avvolte dallo scirocco e abbagliate dal cocente sole del sud.

I suoi fiori sono sbocciati nel pieno di tempeste inaspettate e hanno trovato sicuro riparo tra le montagne, protetti e nutriti dai suoi abitanti, le rocce, le piante e gli animali.

Ma è solo con il ritorno in Sicilia che i primi frutti sono apparsi, su un terreno insieme nuovo e familiare.

Sono frutti che hanno il sapore dei piccoli gesti, di un amore sconfinato verso la natura di cui gli esseri umani sono parte indissolubile, di ritmi lenti che concedono il tempo per respirare, osservare, ascoltare e abbracciarsi.

E' una fusione di sentimenti e culture, un dolce mélange tra il nord ed il sud del mondo.

Il nome “Anima Munti” è nato dal desiderio di trasmettere l'essenza delle montagne e le meravigliose e infinite connessioni con gli esseri viventi che le abitano.

“Munti” in siciliano sta per “montagne”, l'insieme di tutti i rilievi che rendono la Terra così movimentata e varia nei suoi meravigliosi paesaggi.

Anima Munti, per il momento, ha base a Sant'Alfio, un piccolo borgo sulle pendici orientali dell'Etna, quella porzione baciata dal Mar Ionio, ma spesso avvolta dalle nuvole che si assiepano appena al di sopra dell'abitato, nella maestosa e imponente Valle del Bove.

A 600 m di quota, è un buon punto di partenza per salire sul versante meridionale del vulcano, dove sorge la funivia che funge da richiamo per molti visitatori, sia per andare verso nord-est, dove la natura è ancora in primo piano e offre ampio spazio all'escursionismo a piedi.